Restiamo... al passo

Val d’Inzino - Rif. Croce di Marone

03/07/2020
Giro ad anello ai piedi del Guglielmo. Guadi, pozze d’acqua e cascate ci portano all’interno di questo spettacolare canyon alle pendici del Golem.
Difficoltà : Escursionisti
Dislivello: 766m - Tempo: 5 ore e 45 ( A/R )
Quota partenza: 400 m - Quota Massima: 1.166 m
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Accesso
Ad Inzino di Gardone Val Trompia ci si addentra a sinistra (direzione Caregno e Santuario della Madonna) nell’omonima valle, si superano il settecentesco santuario della Madonna del Castello, le ultime case e si continua fino a raggiungere un piazzale davanti ad una trattoria dove finisce la strada e si può parcheggiare.

Itinerario
Al termine della strada asfaltata che da Inzino si infila nella valle, in prossimità di un piccolo bar-osteria (400 Mt. circa), si lascia l'auto e si cammina lungo un largo sterrato pianeggiante fino a trovare un torrente normalmente facile da attraversare ma piuttosto tumultuoso e profondo (circa 40 cm) dopo le piogge. Si entra così nella bella valle di Inzino, camminando su un sentiero quasi pianeggiante, con rari tratti in salita, su un terreno vario ma prevalentemente sassoso e scivoloso. Si continua così attraversando una decina di volte il torrente. Il terreno cambia quando si entra in una buia e profonda gola tipo canyon, qui si cammina su un sentiero a strapiombo sul letto del torrente che scorre vari metri più in basso. Si torna poi a livello del torrente per attraversalo nuovamente e a qui il sentito diviene più brutto, spesso una traccia in un bosco fitto e sporco; si supera un facile tratto con delle funi d'acciaio e si torna nel bosco, il torrente, qui appena accennato, appare e scompare dal sottosuolo. Si esce infine nei pressi di una bella conca prativa circondata da monti. Da qui si sale in un prato verso sinistra e in pochi minuti si arriva al rifugio, proprio al passo (1166 Mt.), dove ci si affaccia ad Ovest sul Lago d’Iseo.

DISCESA - Dal rifugio si torna leggermente indietro e si sale lungo il sentiero a sinistra fino ad imboccare un comodo e largo sterrato. Lo si segue fino in prossimità di una casa con un dipinto delle 3 cime di Lavaredo sulle pareti! Da qui si continua per un sentierino che si stacca sulla destra entrando in un bel bosco e uscendone dopo pochi minuti. Riprendere lo sterrato in discesa.
Si arriva in Località Spino (1077 Mt., poco prima della forcella di Sale, altro valico tra Valtrompia e Sebino), in vista del versante Nord della Punta Almana, e si abbandona il sentiero 3V per prendere quello che va in discesa a sinistra seguendo le indicazioni per Inzino.
Arrivati alle Casere (933 Mt.), dove c’è una caratteristica stalla, si devia nel prato che costeggia la stalla e si scende per lieve traccia fino rientrare nel bosco seguendo un sentiero a tratti in ripida discesa, con salitelle, si transita da alcune vecchie case ormai divorate dal bosco, fino a arrivare nei pressi di Inzino, poco sotto a dove si era parcheggiato, e da qui si torna alla macchina.

Note
La Valle di Inzino, storica via di passaggio tra Valtrompia e Lago d’Iseo, è un lungo e suggestivo canyon, dove il torrente si snoda tra i numerosi salti di roccia, formando rapide e numerose cascate e alcuni guadi. In caso di piogge recenti il torrente si ingrossa e superarlo diventa un divertente ma “rischioso” lavoro. In più si rallenta notevolmente la salita.
In estate questa valle è frequentata da molte persone che approfittano di queste pozze per rinfrescarsi dalla calura estiva, facendo pic-nic nelle piazzole attrezzate.
Lunga escursione non difficile ma che richiede buon allenamento e passo fermo quando si deve attraversare il torrente in più punti.
Si ringrazia www.sassbaloss.com per la relazione.

Varianti
L'escursionista che non si accontenta dal rifugio può prendere il sentiero 3V che, dopo altre 2 ore e 10 minuti di camminata, giunge al monumento del Redentore sulla vetta del monte Guglielmo m.1948.

Non è richiesta attrezzatura particolare. Abbigliamento da media montagna