Restiamo... al passo

Percorso della Memoria
(Berzo Demo Val Camonica)

11/06/2020
ll Percorso della Memoria è un sentiero che percorre un vecchio percorso militare della Prima Guerra Mondiale. E’ un itinerario escursionistico ideato ed attrezzato dal Parco dell’Adamello che attraversa un ‘area di grande rilevanza ambientale e storico-culturale, tra le più significative del Parco dell’Adamello
Difficoltà: Facile - Dislivello: 763m - Tempo: 3-4 ore ( A/R )
Quota partenza: 500 m - Quota Massima; 1.263 m

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Accesso
Partenza: Prima del comune di Malonno, in frazione di Lorengo, località Bettolino (m. 490 s.l.m.) e lasciamo l’auto in un parcheggio sulla destra, nei pressi del quale si trova anche un’area pic-nic.
La località Bettolino (frazione Lorengo) si raggiunge percorrendo la statale SS42 (Brescia- Tonale) e si trova circa 500m prima della deviazione per Malonno. il luogo destinato al parcheggio é visibile dalla statale sulla destra ( presente anche un’area Picnic e con tabelloni descrittivi del percorso della Memoria)

Itinerario
Parcheggiata la macchina, saliamo per due minuti lungo una strada a fondo di pietre e cemento, tra i castagni, al termine della quale giungiamo a uno spiazzo e seguendo le indicazioni continuiamo a salire sulla destra.
In un quarto d’ora, rimanendo sulla mulattiera sterrata, arriviamo in località Pràt de sott, dove si trovano alcune baite. Superiamo un rivolo ed entriamo nel bosco di latifoglie. In mezz’ora dal parcheggio arriviamo alla prima trincea, di cui è rimasto poco; da qui vediamo il panorama verso la Val Paisco. Continuando a camminare giungiamo a un bivio e prendiamo il sentiero più alto, quello di sinistra. Dopo circa 10 minuti incontriamo la prima grotta ricovero. Ai bordi del panoramico sentierino sono presenti molti cespugli di erica, che cresce rigogliosa grazie al clima favorevole e all’esposizione a sud. Continuando a procedere, dopo un quarto d’ora di tornanti, arriviamo alla seconda grotta, mantenendo la costante vista sulla Val Paisco. Eccoci subito alla grotta ricovero numero 3 e, nei pressi di una fattoria, raggiungiamo una postazione di osservazione e per mitragliatrici. Ritornati sulla stradina e superata la fattoria, proseguiamo per la sterrata che si stacca verso l’alto. A questo punto attraversiamo una strada, vediamo una santella, e riprendiamo in salita dall’altra parte della strada.
Proseguendo, superata la grotta numero 5 incontriamo una gippabile con fondo di cemento che attraversiamo per procedere sul sentierino sulla destra.
Arriviamo a un bivio con molte indicazioni: andando sulla sinistra, seguendo un tracciato molto bello e pianeggiante, arriviamo in 5 minuti in località Rampù (Fienili Ramponi), dove è presente una baita; procedendo per il nostro sentiero entriamo in un bosco di conifere. Lasciamo per un attimo il tracciato per andare a vedere delle trincee e una galleria, conservate piuttosto bene, segnalate sulla sinistra. Dopo un quarto d’ora di tornanti all’interno del bosco, usciamo dagli alberi e godiamo di uno stupendo panorama sugli abitati di Cedegolo e Sellero, nonchè sul bacino della centrale idroelettrica. Alla nostra sinistra, seguendo le indicazioni, abbandoniamo per poco il sentiero per recarci a delle postazioni antiaeree, di cui resta solo la base in cemento dove venivano posti i cannoni.
Superato il tratto panoramico percorriamo un tratto di sentiero un po’ esposto arrivando così all’ultima grotta rifugio, la numero 17 e in pochi minuti giungiamo a un’area pic-nic dalla quale arriviamo al rifugio Loa

Note
• Durante la camminata con un po’ di fortuna, possono essere avvistati caprioli. Inoltre, nei tratti al di fuori dal bosco, sono visibili rapaci in volo.
• L’itinerario descritto prende il nome di Percorso della Memoria perchè ripercorre un tratto delle retrovie italiane della Prima Guerra Mondiale, dove i soldati hanno costruito molte grotte e trincee, tuttora visitabili
• L’elemento centrale dell’intervento del Parco è rappresentato dal Sentiero di Arroccomento del Poggio della Croce, che appartiene ai manufatti realizzati  dall’Esercito italiano nella Prima Guerra Mondiale. L’area è inoltra interessata da numerosi siti si interesse archeologico riportanti incisioni rupestri ad opera degli antichi Camunni
• Escursionisti che soffrono di vertigini: adatto anche se la parte finale dell’ itinerario è un po’ esposta per un breve tratto.
• Condizione e ampiezza sentiero: ottima e con segnaletica specifica del percorso: PM colore verde-rosso
• Purtroppo il Rifugio Loi (dalla gastronomia sopraffina), è stato danneggiato da un incendio a gennaio, non mi risulta essere tornato in uso ad oggi

Varianti
Ritornano dal Rifugio Loi, è possibile visitare delle belle incisioni rupestri prendendo la deviazione verso l’area pic-nic detta “Curva delle Bure” purtroppo non segnalate (vedei waypoint sulla traccia GPS e cartina annessa)

Non è richiesta attrezzatura particolare. Abbigliamento da media montagna