Restiamo ... sugli sci ! (scialpinismo)

Il piz Tri: un balcone privilegiato tra Alta Valcamonica e Adamello

10/02/2021
Proponiamo una gita alla portata di tutti ma di grande soddisfazione. Il percorso, che non presenta difficoltà, è fattibile sia con gli sci che con le ciaspole ed offre panoramiche meravigliose sull’alta Valcamonica, le Orobie ed il massiccio dell’Adamello. Per gli sciatori più arditi proponiamo una discesa alternativa e molto entusiasmante che ha reso famosa questa escursione, ma, attenzione, da affrontare solo con condizioni di neve sicure.
Difficoltà: MS
Dislivello: mt. 1.159
Tempo di salita: ore 3 -4
Quota partenza: mt. 1.158
Quota di arrivo: mt. 2.308
Copertura GPS: buona su tutto l’itinerario
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Accesso
Percorrere la superstrada del lago d’Iseo che conduce in Valcamonica in direzione Edolo. Giunti a Malonno, all’unico semaforo girare a sinistra in direzione Loritto.
Dopo pochi chilometri di stradina a tornanti, si giunge alla frazione Loritto, che si supera per circa due chilometri sino a giungere ad un bivio a sinistra, indicazioni Piz Tri, mt. 1.159, dove inizia il nostro itinerario. Vi sono buone possibilità di parcheggio ai lati della strada ed in diverse piazzole. Al parcheggio è presente pure un’area attrezzata con tavoli e panchine per una sana merenda al ritorno.

Itinerario
Dal parcheggio si prende la stradina forestale che, dopo un tornante, con piccola scorciatoia porta a baita Predalbisso (mt. 1.271). A seconda delle condizioni di innevamento, può darsi che questo primo tratto sia da percorrere a piedi. Si prosegue abbandonando la strada per immettersi nell’ampia radura di baite Le Muse (m,t. 1.461) dove con uniforme pendenza si raggiungono gli ampi pianori delle Baganzelle (mt. 1.767), che invitano ad una pausa ristoratrice.
Subito dopo il bel bosco di larice si fa sempre più rado, e giunti nei pressi del laghetto di Piz Tri (mt. 1.913, che non vedremo perché coperto di neve) ci appare la maestosa pala del Piz Tri, con la croce in cima. Non saliremo dalla via diretta, preferendo percorrere l’evidente cresta di sud est, dove il manto nevoso è più sicuro e la pendenza più dolce. Raggiungiamo così la vetta, sempre tenendola in vista.
L’itinerario di discesa coincide con quello di salita. I più ardimentosi, e solo in condizioni di neve sicura, potranno scendere dalla fantastica pala est che abbiamo addocchiato nel salire. Ci attendono 400 metri di dislivello con pendenza marcata e costante, su di un piano inclinato larghissimo che permette qualsiasi evoluzione.
Evitando di finire nell’evidente buca alla fine della pala, tendendoci alla destra riusciamo a riprendere la traccia di salita.

Note
La gita non presenta difficoltà, ma comunque sono quasi 1.200 metri di dislivello. Ma niente paura: anche senza raggiungere la vetta, ed arrivando dunque nei pressi del laghetto ghiacciato, avremo la garanzia di aver fatto una bellissima gita e goduto di impareggiabili panorami.

Cartografia



Dati tecnici (sola andata)